Settimana mondiale del disarmo

 

Ljubljana, 23 ottobre 2008

Settimana mondiale del disarmo (2430 ottobre 2008):

il punto di vista della Commissione Giustizia e Pace

 

La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Slovena esprime il suo compiacimento per gli appelli al disarmo delle Nazioni Unite e in occasione della giornata mondiale appoggia tutte le iniziative di disarmo nel mondo.

Tra i compiti fondamentali di uno Stato si considera anche il dovere di difendersi e di garantire la pace e la sicurezza ai propri cittadini. Su questo dovere non ci sono dubbi, ma si assiste spesso ad una smisurata corsa agli armamenti, che il più delle volte non dipende da fondati motivi di sicurezza degli abitanti e degli Stati, bensì da interessi di determinati gruppi. L’accumulo di armamenti oltre i limiti della ragione provoca una minaccia dei Paesi limitrofi, nonché una minaccia della pace e della vita dei cittadini. Spese sempre più consistenti per l’attrezzatura militare e per il miglioramento della tecnologia militare suscitano a ragione molta preoccupazione.

Ci uniamo all’invito del Papa Benedetto XVI, che quest’anno ha invitato gli Stati a ridurre le spese degli armamenti e ad istituire un particolare fondo internazionale allo scopo di offrire un sostegno finanziario ai più poveri ed emarginati nel mondo. In questo modo si potrebbero fermare le spese sempre maggiori degli armamenti e impedire che l'industria bellica diventi il motore sempre più potente dell'economia mondiale. Al contempo è necessario impegnarsi per il disarmo e per la maggiore sicurezza della gente, così che sarà sempre minore il bisogno di armarsi.

La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Slovena rivolge un appello all’opinione pubblica slovena e alle istituzioni competenti affinché:

  • sostengano il fondo internazionale sloveno per il disarmo;
  • promuovano l’educazione alla pace e alla non violenza nelle scuole;
  • si impegnino a livello nazionale e internazionale alla riduzione delle spese per gli armamenti;
  • appoggino i cosiddetti “Obiettivi del Millennio” delle  Nazioni Unite, secondo cui crescerebbe l’aiuto ai poveri e fino al 2015 si evolverebbe alle nazioni in via di sviluppo lo 0,33 % del rapporto APS/PIL.

La Commissione esprime altresì il suo consenso rispetto alla decisione della Repubblica di Slovenia, che a maggio del 2008 ha firmato la Convenzione sul divieto di tutti i tipi di bombe a grappolo, sostenendo l’impegno a promuovere la dignità di tutti gli uomini e la riduzione della violenza bellica. Con l’impegno attivo per il disarmo e con l’educazione alla pace e alla solidarietà tra i popoli contribuiamo in modo efficace a custodire la pace e lo sviluppo in Slovenia, nell’Unione Europea e nel mondo.

 

Mons. Anton Stres

Presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Slovena